Con Avviso del 19 ottobre 2022 il Ministero della Cultura pubblica le regole per l'erogazione di contributi a fondo perduto in favore di:
- micro e piccole imprese,
- enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit,
operanti nei settori culturali e creativi per favorire l'innovazione e la transizione digitale.
In particolare, come specificato anche dal comunicato stampa di Invitalia soggetto gestore della misura, dal 3 novembre parte il nuovo incentivo per favorire la “Transizione digitale organismi culturali e creativi” con a disposizione una dotazione finanziaria di 155 milioni di euro prevista dal PNRR.
Si tratta di una agevolazione inclusa nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0 (M1C3)”, Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2 “Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale”.
Fondo perduto PMI settore cultura: le domande dal 3 novembre
Viene specificato che, le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000,00 (settantacinquemila/00),
Possono presentare domanda, a partire a partire dalle ore 12.00 del giorno 3 novembre 2022 e sino alle ore 18.00 del giorno 1 febbraio 2023:
- le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile,
- le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che operano nei settori di cui all’art. 1.1 e negli ambiti di intervento di cui al successivo art. 6.7, e che risultino costituiti al 31/12/2020.
I requisiti richiesti per i soggetti realizzatori, alla data di presentazione della domanda, sono i seguenti:
a. essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
b. risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
c. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
d. trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
e. avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (di seguito “Regolamento de minimis”);
f. avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.
In aggiunta ai suddetti requisiti,
- le associazioni non riconosciute, costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate, devono essere in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020;
- le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit nonché gli Enti del Terzo settore proponenti, devono essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore, o, nelle more dell’implementazione, ai registri equivalenti.
I soggetti realizzatori potranno partecipare con progetti a rete, ai sensi dell’art. 12 del presente Avviso.
Fondo perduto PMI settore cultura: gli interventi agevolabili e i settori interessati
Gli interventi sono finalizzati a:
a. la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
b. la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
c. la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
d. la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
e. l’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based
L'agevolazione è riservata alle PMI operanti nei seguenti settori:
- musica;
- audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
- moda;
- architettura e design;
- arti visive (inclusa fotografia);
- spettacolo dal vivo e festival;
- patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
- artigianato artistico; editoria, libri e letteratura;
- area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).
Per presentare la domanda dal 3 novembre consulta qui il sito di Invitalia.